In un’area circondata da capannoni, stabilimenti, industrie e superstrade è nato un nuovo bosco. Il Gruppo Fedrigoni ha finanziato la realizzazione del parco attiguo al suo stabilimento Ritrama, situato al confine tra Caponago e Pessano con Bornago, per regalare a dipendenti e cittadini dell’area un territorio migliore, più verde e più vivibile. Un impegno ambientale che incontra l’impatto sociale del fare impresa del Gruppo Fedrigoni, uno dei maggiori player al mondo per la produzione di carte speciali per il packaging di lusso e dei materiali auto-adesivi premium.
Il nuovo Bosco Fedrigoni nasce in parte nel Parco Agricolo Nord Est, un’area interessata da un progetto di ampio respiro che ha come obiettivo la conservazione del territorio e la valorizzazione delle sue qualità naturalistiche. Si tratta di un territorio periurbano tra i più urbanizzati d’Europa con un’importante valenza ecologica ed agricola e proprio per questo il bosco di 15.000 mq è stato popolato con 1.530 piante autoctone, tipiche della pianura padana e delle foreste di pianura: querce, frassini, aceri campestri, lecci, tassi, olmi. Per aumentare e favorire la biodiversità del bosco sono stati piantati anche tanti arbusti, come ad esempio il corniolo, che produrranno fiori e frutti.
A novembre 2021 duecento nuovi alberi sono stati aggiunti agli oltre 1.500 già presenti nel del Bosco Fedrigoni, a marcare l’anniversario e rinvigorire quello che con gli anni diventerà una nuova area verde per tutta la comunità locale. Nei prossimi 20 anni il Bosco Fedrigoni sarà in grado di assorbire almeno 100 tonnellate di CO2 – equivalenti alle emissioni annuali di 50 automobili – fungendo da barriera e filtro naturale contro la vicina autostrada, fornendo ai cittadini aria pulita da agenti inquinanti come PM10 e PM2.5 ma anche agli sportivi, in particolare ai ciclisti, che frequentano la ciclovia posta fra i due comuni che ospiteranno il bosco.