Chi tra noi può dire di non aver mai sognato di viaggiare nel tempo? C’è un posto, nella pianura trevigiana, dove questo è possibile. Stiamo parlando del Bosco Olmè, un bosco che ci permette di apprezzare la pianura padana dei secoli passati: una vasta distesa di boschi dove querce, olmi e frassini regnavano incontrastati. Questo bosco millenario di pianura, il più grande tra quelli sopravvissuti fino ai giorni nostri, ha visto fiorire moltissime civiltà: i primi abitanti della Valle del Po, che vivevano in palafitte con capanne coperte di paglia gialla; gli Etruschi e alle popolazioni galliche; i romani, che vi ricavavano legno e ghiande; la Serenissima Repubblica di Venezia, che ha gestito i propri boschi anticipando di vari secoli il concetto di sostenibilità; e infine noi.
Oggigiorno, il paesaggio è radicalmente cambiato, perché l’agricoltura ha preso il posto della maggior parte dei pascoli e dei boschi. Per questo il Bosco Olmè di Cessalto, ultimo grande eco di una gloria passata e rifugio sicuro di molti animali, assume un valore inestimabile: mantiene viva in noi la memoria delle nostre radici e ci permette di viaggiare, anche solo per qualche ora in un pomeriggio d’estate, nel passato.
Questo bosco fa parte dell’Associazione Forestale di Pianura.