“Migliaia di persone stanche, stressate e fin troppo “civilizzate”, stanno cominciando a capire che andare in montagna è tornare a casa e che la natura incontaminata non è un lusso ma una necessità” diceva John Muir, uno dei primi conservazionisti moderni. E se anche voi siete alla ricerca di indimenticabili momenti e di armonia con la natura, se volete sentirvi nuovamente “a casa”, non c’è niente di meglio di un tramonto sulle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. Qui, infatti, troverete natura e paesaggi che tutto il mondo ci invidia, casa dell’antica popolazione ladina che ha sempre stimato e protetto questo ecosistema montano, forte e fragile allo stesso tempo. Forte, perché è impossibile non sentirsi piccoli al cospetto delle montagne imponenti che custodiscono le valli.
Fragile, perché gli effetti di un clima che cambia si fanno già sentire. Oltre che con le temperature sempre più alte e il conseguente scioglimento dei ghiacciai, infatti, le nostre montagne devono fare i conti con eventi estremi sempre più frequenti e severi, come la tempesta Vaia del 2018 che ha aperto una profonda ferita nel cuore dell’Alta Badia, distruggendo boschi secolari. Alcuni di voi si sono presi cura dei boschi di Corvara sostienendo la rinascita delle sue foreste e contribuendo a mitigare gli effetti della crisi climatica!
Il primo impianto in Alta Badia è avvenuto in occasione di uno dei due eventi sportivi che si sono svolti in queste zone: il Dolomites Bike Day e il Sellaronda Bike Day. Un’occasione imperdibile per unire sport, bici, natura e compiere un gesto concreto per le foreste dell’Alta Badia.