Leccio
- I piĂš determinati
- I piĂš saggi
Unico esemplare di quercia sempreverde, il leccio è tipico delle zone mediterranee e cresce spontaneamente anche lungo il litorale Veneto. Le sue ghiande sono dolci, per questo vengono spesso utilizzate per produrre farina e panificati. Grazie alla sua longevità, è perfetto per chi ama gli investimenti a lungo termine!
Nome scientifico: Quercus ilex
Nome comune: Leccio
Fa parte della famiglia delle Fagaceae. Albero sempreverde alto fino a 20 metri, ha una chioma molto densa e di colore scuro, quasi nerastro. Il tronco è eretto e robusto, anche la corteccia tende al nero. Le foglie sono lanceolate ed ellittiche, di colore verde scuro, lucide sulla pagina superiore e biancastre su quella inferiore. Le infiorescenze maschili sono degli amenti gialli penduli, mentre i femminili sono molto piccoli e si trovano all’ascella delle foglie. I frutti sono delle ghiande di 2-3cm. Il leccio si trova in quasi tutto il bacino del Mediterraneo, con preferenza per le zone più calde.
Nelle civiltĂ antiche, come quella greca e latina, il leccio aveva un rilevante valore sacro. Per la sua resistenza allâinquinamento e alla potatura, viene spesso utilizzato anche come pianta ornamentale in viali e giardini. Il suo legno molto duro e pesante, ma difficile da stagionare e da lavorare, oggi è ancora apprezzato come combustibile per legna da ardere e da carbone.
Le sue ghiande sono piĂš dolci rispetto a quelle delle querce. Per questo motivo rappresentano unâottima fonte di cibo per molti animali selvatici, come cervi, daini, cinghiali, ma anche per i maiali. Sopratutto in passato, questi frutti sono stati impiegati per la produzione di una farina ottima per preparare pane e dolci.
Caratteristiche che lo rendono unico
di CO2 catturata in un anno
altezza raggiungibile
aspettativa di vita massima