Melo selvatico
- Chi vuole dire "grazie"
- Gli amanti degli animali
- Gli amanti delle cose buone
È utilizzato spesso nei progetti di rimboschimento perché, grazie ai suoi frutti gustosi, attira la fauna selvatica e migliora la biodiveristà. Nella cultura celtica era simbolo di fertilità e di immortalità, per questo ci sembra la pianta perfetta per un regalo simbolico.
Nome scientifico: Malus sylvestris
Nome comune: Melo selvatico
È originario dell'Asia centrale e orientale, ma oggi è presente in molte parti del mondo, inclusa l'Europa e il Nord America. Questa specie di melo è considerata selvatica perché si sviluppa anche naturalmente, senza l'intervento delle persone. Il melo selvatico è una pianta resistente, che può crescere fino a 10 metri di altezza e produce frutti di piccole dimensioni, di solito tra i 2 e i 4 centimetri di diametro. I frutti del melo selvatico sono generalmente acidi e astringenti, ma possono essere utilizzati per fare sidro o gelatine. Inoltre, è importante per l'ecologia locale poiché fornisce nutrimento per diversi animali selvatici, come uccelli e roditori. Anche se i suoi non sono molto appetitosi, la pianta è ancora ampiamente coltivata per il suo valore ornamentale, dato che i suoi fiori bianchi e rosa sbocciano in primavera, producendo uno spettacolo di colori meraviglioso in giardini e parchi.
Da numerosi scavi archeologici è emerso che l’uomo, già dall’età del bronzo, seccava le mele selvatiche come provvista per l’inverno.
Sebbene i frutti del melo selvatico non siano molto gustosi da mangiare crudi, possono essere utilizzati per produrre sidro. Il sidro di melo selvatico è apprezzato per il suo sapore unico e il suo contenuto alcolico relativamente alto.
Caratteristiche che lo rendono unico
di CO2 catturata in un anno
altezza raggiungibile
aspettativa di vita massima
frutta prodotta in un anno