Vite
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La vite comune è un arbusto diffuso in tutto il mondo. Storicamente, la coltivazione di questo frutto si è sviluppata nel 7500 a.C. nei territori che oggi corrispondono alla Georgia e allâArmenia. La produzione dellâuva si è diffusa poi tra arabi, ebrei e greci. Furono proprio i greci a introdurre la raccolta dellâuva e il rito della vendemmia: ricordiamo tutti il famoso culto di Dioniso, mitico inventore del vino nella cultura ellenica. Dedicata â inutile dirlo â agli amanti del vino!
Nome scientifico: Vitis vinifera
Nome comune: Vite
La Vitis vinifera è la specie più importante della famiglia delle Vinaceae per le caratteristiche dei suoi frutti, che vi saranno sicuramente familiari. La vite è un arbusto rampicante con portamento irregolare, che viene corretto in base alla forma di allevamento. Essendo molto elastica, è facile supportare la sua struttura con dei tutori in ferro. Le foglie sono lungamente picciolate, grandi, palmate e dal bordo seghettato. I piccoli fiori verdi si riuniscono in grandi infiorescenze…a grappolo! Da questi nascono gli adorati acini succosi, il cui colore varia in base al vitigno: dal verde al giallo, dal roseo al rosso-violaceo, dal nero al nero-bluastro. Essendo parte delle caducifoglie, la vite riposa durante l’inverno.
La vite, insieme a orzo, grano, miglio, lino e cotone è una delle specie coltivate per prime. è comparsa probabilmente in Transcaucasia tra i 10.000 e gli 8.0000 anni fa. Lâutilizzo della vite si è modificato nel corso del tempo. Inizialmente le bacche venivano mangiate come frutti, ma giĂ in Mesopotamia e nell’Antico Egitto sono diventate la base per produrre il vino circa 5.000 anni fa.
Oltre all’impiego degli acini per produrre vino, aceto e succo, la vite è preziosa anche per i suoi tralci, i semi e le foglie.
I primi sono utili per cucinare i carciofi alla matticella, originari di Velletri. Al momento della potatura, i tralci di vite sono raccolti in fascine e bruciati fino a formare una brace di pochi centimetri, dove affogare i carciofi, conditi con abbondante olio di oliva, mentuccia e sale.
I semi di vite hanno forti capacitĂ antiossidanti e non solo: hanno funzione protettiva a livello cardiovascolare e del microcircolo, antinfiammatoria, antibatterica, antivirale. Analogamente, le foglie raccolte dopo la vendemmia aiutano la stabilizzazione dei vasi capillari in casi di insufficienza venosa.
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Caratteristiche che lo rendono unico
di CO2 catturata in un anno