Ippocastano
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L’ippocastano è un grande albero che può raggiungere i 30 m di altezza. Hippocastanum deriva dal greco “castagna del cavallo” perché i suoi frutti erano considerati medicamentosi per la tosse dei cavalli. Fino a qualche anno fa, con l’inizio della stagione autunnale, si infilavano due o tre castagne nelle tasche dei bambini, con la convinzione diffusa che ciò servisse ad allontanare i germi influenzali. Da regalare a chi ha bisogno di protezione.
Nome scientifico: Aesculus hippocastanum
Nome comune: Ippocastano
Nasce tra l'Albania e la Grecia, ma è diffuso in tutta Europa. Fa parte della famiglia Sapindaceae, da cui prende il suo portamento elegante e maestoso. Raggiunge un’altezza di 25 – 30 metri e lo si nota per i suoi strani frutti (sono i semi in realtà) simili alle castagne, spesso chiamate “castagne matte”. Attenzione, perché non sono commestibili vista l'elevata concentrazioe di saponina. Potremmo intuirlo, visto che i veri frutti dell’ippocastano sono le grosse capsule verdastre coperte di aculei che proteggono il grosso seme marrone. In generale gli ippocastani si riconoscono per le foglie palmate e dall'infiorescenza a pannocchia di colore chiaro. Con il tempo, il colore delle macchie dei fiori muta dal giallo all'arancio e infine rosso, per comunicare agli insetti che non c'è più nettare da prelevare.
L’albero produce un nettare zuccherino di cui le api sono ghiotte. Quindi come mai non troviamo il miele di ma non lo si trova negli scaffali del supermercato? La pianta è diffusa nei viali delle città, quindi tende ad assorbire grandi quantità di agenti inquinanti. In più, la sua fioritura si sovrappone in parte con il momento in cui le api usano il miele per portare sostentamento all’alveare.
L’ippocastano può essere utilizzato sotto forma di decotto, gel, pomate, ma anche capsule. Grazie alle saponine e ai flavonoidi è efficace per contrastare la fragilità capillare e
l’insufficienza venosa.
Caratteristiche che lo rendono unico
di CO2 catturata in un anno
altezza raggiungibile
aspettativa di vita massima