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L'intelligenza artificiale può salvare i boschi?

L’intelligenza artificiale può salvare un bosco?

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) ha rivoluzionato numerosi settori, dalla medicina all’industria. Ma può davvero aiutare a salvare i boschi e a migliorarne la gestione? Nel nostro nuovo video su YouTube esploriamo come l’AI viene applicata alla conservazione forestale, con un focus sul progetto in corso nel Bosco Canoro, in Veneto.

Un bosco fragile: la sfida della diversità

 

Il Bosco Canoro è un ambiente retrodunale che si trova dietro le spiagge di Bibione, in provincia di Venezia. Questo ecosistema, fondamentale per la biodiversità locale, è minacciato dalla scarsa diversificazione delle specie arboree. La predominanza di Pino nero e Pino domestico rende il bosco più vulnerabile a malattie, eventi climatici estremi e perdita di biodiversità. Per garantire la sua resilienza, è necessario ridurre la copertura di pini e favorire la crescita di altre specie.
Questo bosco rientra nel progetto europeo LIFE ClimatePositive, che mira a valorizzare i servizi e i prodotti generati dalle foreste, sperimentando sul campo tecniche innovative per migliorare l’assorbimento di CO2 e promuovere la sostenibilità.

Come l’AI aiuta a monitorare e migliorare il bosco

 

L’intelligenza artificiale sta trasformando il monitoraggio forestale, rendendolo più preciso ed efficiente. Utilizzando tecnologie come LiDAR, è possibile ottenere modelli 3D dettagliati del bosco per misurare altezza e volume degli alberi, analizzare la struttura forestale e monitorare i cambiamenti nel tempo. Le immagini satellitari, combinate con AI, permettono di individuare variazioni nella vegetazione, riconoscere malattie e pianificare interventi mirati. Inoltre, i gemelli digitali creano repliche virtuali della foresta, consentendo analisi a distanza da parte di altri forestali o attività di educazione. 

Il futuro della gestione forestale

 

L’uso dell’intelligenza artificiale nella gestione dei boschi non solo migliora la precisione del monitoraggio, ma aiuta anche a prendere decisioni più informate. Tuttavia, la tecnologia da sola non basta: siamo noi persone, con la nostra conoscenza ed esperienza, a interpretare i dati, a definire strategie e a scegliere le azioni migliori per la tutela delle foreste. L’AI è uno strumento potente, ma la responsabilità rimane nostra garantendo che venga utilizzata in modo etico e sostenibile, per il bene dell’ambiente e delle generazioni future.

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