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Quanto inquina il digitale? La Carbon Thumbprint e le emissioni digitali

La trasformazione digitale ha molti vantaggi che generano effetti positivi anche nella lotta contro il cambiamento climatico: lavorare da remoto, ad esempio, riduce gli spostamenti e quindi le emissioni di CO₂. Ma l'utilizzo dei dispositivi digitali provoca emissioni di CO₂ molto più di quanto si crede; queste "emissioni digitali" vengono chiamate Digital Carbon Footprint o, in alcuni casi, anche Digital Carbon Thumbprint. Il problema è che ne siamo ancora poco consapevoli.

Carbon Thumbprint: l’impatto del digitale sul clima

Dunque, qual è l’impatto delle attività digitali su clima e ambiente? Secondo uno studio di Iab Italia e YouGov  la maggior parte degli italiani pensa che ad “inquinare” siano solo dispositivi come smartphone e computer, mentre pochi considerano l’impatto di inviare una mail o fare video-streaming. Questa ricerca ha coinvolto oltre 1.000 intervistati nel periodo fra il 29 ottobre e il 2 novembre 2021 rivelando che l’ambiente è la terza priorità per gli italiani dopo salute e lavoro.  Nonostante ciò, la consapevolezza sullo stretto rapporto tra digitale e impatto ambientale si concretizza nella scelta di cambiare o meno il proprio smartphone, tablet, pc con un modello più performante. Oltre il 53% degli intervistati, infatti, dichiara di sostituire il proprio smartphone o tablet con uno nuovo anche se l’attuale è perfettamente funzionante.  

 

Video in streaming: i consumi e l’impatto ambientale

Secondo un altro studio condotto dalla Purdue University, dalla Yale University e dal Massachusetts Institute of Technology (MIT), pubblicato sulla rivista Resources, Conservation & Recyclingun’ora di videoconferenza o di streaming equivale a un’emissione di anidride carbonica che va da 150 grammi fino a un chilo, richiede da due a 12 litri di acqua e può consumare una superficie di terra pari a un iPad Mini (20 x 13,5 cm circa).

Il traffico dati, in alcuni paesi, è aumentato del 20% nel corso del 2021; continuando di questo passo, per neutralizzare le emissioni che si verranno a creare, sarà necessaria una foresta di 115 mila chilometri quadrati, pari a cinque volte la superficie del Lazio, e una quantità d’acqua, destinata agli impianti di raffreddamento dei data center, pari a quella utilizzata per riempire 300mila piscine olimpioniche.

 

Azioni per ridurre e compensare le nostre emissioni digitali

Ecco alcune azioni per ridurre e compensare le nostre emissioni digitali e limitare la nostra Carbon Thumbprint:

  • – Limitare lo streaming: lo streaming video causa il 75% del traffico dati digitale. Il download, invece, richiede molta meno energia in confronto allo streaming
  • – Ascoltare brani come audio anziché guardarle in streaming come video su YouTube o guardare il video con una risoluzione più bassa
  • – Utilizzare i dispositivi più a lungo: la durata di utilizzo media di uno smartphone in Svizzera è di soli due anni, quella di un televisore di cinque anni
  • – Svuotare la casella email per ridurre la memoria dati
  • – Utilizzare reti WiFi anziché mobile
  • – Adottare un albero con WOWnature
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Cambiare le proprie abitudini di consumo è fondamentale per limitare le emissioni e combattere la crisi climatica: sappiamo che non è facile modificare gli stili di vita ed iniziare ad agire diversamente da come abbiamo sempre fatto. Per questo motivo è fondamentale compensare le proprie emissioni contribuendo a riforestare il nostro pianeta, piantando un albero. Abbiamo moltissimi progetti di riforestazione, in Italia e nel mondo: adotta o regala un albero con WOWnature.

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