Estese pinete, lagune, dune e campi coltivati: è l’oasi naturalistica di Vallevecchia, ubicata tra le due note località turistico-balneari di Caorle e Bibione, in provincia di Venezia. Per chi ancora non la conosce, Vallevecchia è un’area di straordinaria valenza naturalistico-ambientale gestita da Veneto Agricoltura. Uno dei maggiori sistemi dunali litoranei del Veneto e ultimo tratto di litorale non urbanizzato dell’Alto Adriatico. L’isola si estende su circa 900 ettari, di cui 360 utilizzati per produzioni sperimentali e a basso impatto ambientale.
Circa 150 ettari sono invece costituiti da arenile sabbioso, boschi planiziali, pineta litoranea e zone umide di nuova formazione. Vallevecchia è uno dei pochi luoghi dove è ancora possibile osservare la flora e la fauna tipiche dei litorali sabbiosi, ed è punto di riferimento per gli amanti del birdwatching e per tutti coloro che cercano una vacanza diversa da quelle proposte dai vicini centri balneari. In bicicletta, a cavallo o a piedi, l’isola è semplicemente sorprendente, un angolo di paradiso che l’Unione Europea ha riconosciuto quale Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria, aree appartententi appunto alle Rete Natura 2000. E dove a regnare sono i suoni della natura e le molteplici specie animali e vegetali che abitano la pineta, le zone umide e l’arenile.
Dal 2008 Vallevecchia è ancora più ricca grazie al Museo Ambientale (MAV), struttura in cui sono documentati la storia e le importanti valenze naturalistiche del sito (con oltre 250 specie di uccelli ValleVecchia è una delle aree italiane più importanti per l’avifauna). Ma il MAV è destinato a diventare soprattutto un centro polifunzionale dedicato all’ambiente e alla cultura locale. Nei tre piani dell’immobile vengono trattati gli aspetti storici, naturalistici, gestionali e produttivi dell’area di Vallevecchia e della Laguna di Caorle.
Questo bosco fa parte dell’Associazione Forestale di Pianura.