Ma l’emergenza bostrico si è fatta ancora più evidente e pressante in questi ultimi mesi estivi: i danni si vedono e si “toccano con mano” e lo dimostrano vaste chiazze di bosco ingiallite dovute alle piante sofferenti o già morte. Dalle Dolomiti bellunesi ai comprensori forestali di Friuli, dai boschi del Trentino a quelli dell’Alto Adige i danni provocati dallo xilofago sono sotto gli occhi di tutti. Oltre a questo, i lunghi periodi di siccità che si sono registrati negli ultimi mesi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, hanno favorito il proliferarsi, la riproduzione e la diffusione di questo devastante insetto.
Nel video qui sopra potete vedere una larva di un bostrico trovata durante l’impianto a Livinallongo del Col di Lana del 16 ottobre 2020. Nelle prossime settimane vi daremo ulteriori aggiornamenti sull’avanzamento del bostrico e sullo stato delle foreste in cui andremo a realizzare gli impianti.
Proteggere le foreste esistenti è essenziale per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici: anche tu puoi aiutarci a gestire responsabilmente e secondo i valori di scienza, etica, innovazione e buona governance le foreste esistenti, patrimonio di biodiversità, patrimonio di tutti.