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Che cos’è la Lista verde dell’Unione internazionale per la conservazione della natura

Volete sapere se una specie animale o vegetale è in pericolo di estinzione? Avete  solo una cosa da fare: consultare la Lista Rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn). Non tutti sanno, però che l’Iucn redige parallelamente anche una Lista Verde, meno nota ma importantissima.

Come si accede alla Lista Verde e chi ne può far parte

La Lista Verde è un vero e proprio elenco esaustivo delle protette nel mondo. Risponde a criteri molto precisi tra cui la tutela degli ecosistemi, la qualità della gestione forestale, l’inserimento nel contesto della comunità e  dei territori e la iniziative di sviluppo sostenibile. Attualmente ne fanno parte 59 siti di 16 paesi ma più di 500 stanno provando a entrarci. Le ultime aree protette inserite nella Lista Verde si trovano in Francia, Svizzera e anche in Italia, dove vengono inseriti il Parco nazionale delle Foreste casentinesi, il Parco nazionale del Gran Paradiso e quello dell’Arcipelago toscano.

 

Ma qual’è la vera funzione e utilità della Lista Verde?

La vera missione della Lista Verde è quella di migliorare le iniziative di protezione, conservazione e gestione svolte a livello internazionale ma soprattutto convincere i proprietari forestali, gestori dei parchi e le amministrazioni locali a confrontarsi con questioni complesse come i diritti delle popolazioni indigene e, come già accennato, il turismo sostenibile, risorsa sempre piaciuto importante e sentita dall’opinione pubblica.
Ci sono circa 250mila aree protette nel mondo, ma la maggior parte di esse non è gestita nel modo corretto”, spiega James Hardcastle, a capo del team che si occupa della Green list. “La chiave del successo sta nel riuscire a bilanciare gli interessi locali con quelli nazionali e internazionali”. La particolarità della Lista Verde è che nell’elenco non vengono comprese solo realtà note e conosciute a tutti ma si possono trovare anche realtà molto piccole come le riserve indigenei parchi urbani, metropolitani e provinciali.

In Perù indigeni e governo collaborano per la conservazione della natura © Brent Stirton/Getty Images

 

La Lista Verde è un’opportunità per tutti noi

La Green list è un’opportunità per essere ambiziosi e avere speranza”, commenta Víctor Lagos San Martín della Corporación nacional forestal del Cile. “Gli sforzi per la conservazione si basano quasi sempre sulla Lista rossa, sulle minacce esistenti e sulle specie in via di estinzione. Ma la Lista verde permette di fare esattamente l’opposto”.

Il vero obiettivo è che alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla biodiversità, che si terrà in ottobre, tutti i paesi del mondo possano accettare la sfida definita come 30 by 30, volta a proteggere almeno il 30 per cento delle terre e dei mari entro il 2030. Ci sono già moltissime comunità che lottano contro la crisi climaticala deforestazione e la distruzione di habitat e vita delle comunità locali. La speranza è che sempre più persone si avvicinino alle problematiche ambientali e contribuiscano, con le loro azioni quotidiani, alla salvaguardia di quelle aree che sono patrimonio di tutta l’umanità, che siano vicine oppure lontane dalla nostra realtà.

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