Cipresso
- Chi è sempre presente
- I più determinati
Originario dell’Iran è oggi comune nelle aree del Mediterraneo. Albero molto alto con grande resistenza alla siccità e un’incredibile capacità di adattamento a tutti i tipi di terreno. Le sue foglie odorano di limone. Da sempre simbolo di passaggio tra la vita e la morte. Dedicato a coloro che resistono e si adattano a qualsiasi situazione.
Nome scientifico: Cupressus sempervirens
Nome comune: Cipresso
Fa parte della famiglia delle Cupressaceae. Alto fino a 30 metri, ha una chioma colonnare e una corteccia grigia con fibre lunghe. Tollera bene la siccità, per questo molto adatto per il rimboschimento di aree meridionali. Gli strobili maturi hanno un colorazione da grigio argenteo a marrone.
Il cipresso rappresenta da sempre il culto dei morti. Infatti, la sua solenne presenza racchiude i nostri cimiteri come sentinelle dell’eterno riposo. L’origine del nome viene da Ciparisso, un giovane di eccezionale bellezza favorito dal Dio del Sole Apollo.
Il cipresso viene ampiamente utilizzato anche in erboristeria, dal momento che risulta essere ricco di flavonoidi, polifenoli, tannini. Queste sostanze denotano tutta una serie di proprietà con effetti diretti sulla microcircolazione, ad esempio per il trattamento di insufficienze venose periferiche. Altri benefici sono stati riscontrati per l‘azione antinfiammatoria dei disturbi a carico del sistema respiratorio.
Caratteristiche che lo rendono unico
di CO2 catturata in un anno
altezza raggiungibile
aspettativa di vita massima