Frangola
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Originaria dellâEuropa e diffusa soprattutto nellâItalia settentrionale, la Frangola è un arbusto alto pochi metri molto utilizzato per scopi curativi. Cresce spesso vicino alle rive dei fiumi perchĂŠ preferisce climi umidi ed è molto apprezzato dalle api che amano le sue lunghe fioriture. Consigliato a chi crede ânella bellezza delle piccole coseâ.
Nome scientifico: Frangula alnus
Nome comune: Frangola
Pianta arborea di piccole dimensioni, appartenente alla famiglia delle Ramnacee. Preferisce un terreno umido e sabbioso, i boschi di pianura o di montagna, lungo le rive dei fiumi o delle paludi. Infatti, cresce in Europa fino alla Siberia in golene, boschi e cespugli. Le foglie sono alterne caduche, con 8 nervi per lato e margine liscio. I piccoli fiori bianchi o giallini, sono raccolti in fascetti di 2-6. I frutti sono drupe nero-bluastre a maturazione, di dimensioni sotto il centimetro di diametro.
Anticamente, il carbone ottenuto dalla frangola era utilizzato per produrre polvere da sparo, soprattutto nei paesi dellâest Europa. Nella zona di Bologna, venivano utilizzati i rametti per produrre cannucce da pipa. Il carbone ottenuto dalla Frangola è quello a piĂš rapida combustione che si conosca. In fitoterapia viene utilizzata la corteccia essiccata a scopi lassativi e contro le infiammazioni intestinali. La linfa può essere utilizzata come collutorio contro afte o stomatiti. La corteccia fresca o non ben essiccata, come pure le bacche, se ingerite in grossa quantitĂ , hanno effetti collaterali quali vomito, coliche e altri leggeri sintomi da avvelenamento.
La corteccia della frangola contiene glicosidi antrachinonici, che stimolano la peristalsi intestinale. Questi principi attivi sono poco assorbiti a livello dello stomaco e dellâintestino tenue, mentre nellâintestino crasso vengono metabolizzati diventando biologicamente attivi.
Caratteristiche che lo rendono unico
di CO2 catturata in un anno
altezza raggiungibile
frutta prodotta in un anno