Pino domestico
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Albero sempreverde dalla maestosa chioma ad ombrello che resiste benissimo al caldo torrido e secco. Gran produttore di pinoli, tanto amati da noi mediterranei che li utilizziamo nella nostra ottima cucina. Ideale per gli amanti delle estati torride, che si accompagnano con succulente pastasciutte al pesto.
Nome scientifico: Pinus pinea
Nome comune: Pino domestico
Della famiglia delle Pinaceae, vive nelle zone costiere del Mediterraneo europeo fino al Libano. Alto fino a 30 metri, ha un portamento caratterizzato da un tronco corto e eretto con la corteccia di colore grigio-marrone che si screpola in grosse placche e tende al rosso scuro con il tempo. La grande chioma espansa, con aghi abbastanza lunghi, negli esemplari più vecchi prende la forma di un ombrello. Le pigne sono ovoidali e abbastanza grandi, infatti impiegano 36 mesi per maturare. A maturità avvenuta, si aprono per far uscire i semi, piccoli pinoli di 2cm appena. Per questo è conosciuto come pino da pinoli.
Insieme all’olivo e alla quercia, il pino domestico è un simbolo dell’Italia. Si trova comunemente nella nostra penisola, ma l’esemplare piĂš famoso è vissuto a Posillipo, uno dei piĂš bei quartieri di Napoli. Presente in svariati dipinti e fotografie, è stato definito dal National Geographic l’albero piĂš famoso d’Italia. Ha vissuto per 129 anni, abbattuto per una malattia. A metĂ degli anni Novanta, Legambiente ha deciso di ripiantarlo, per ripristinare la vista romantica sul mare.
La parte piĂš utilizzata sono ovviamente i pinoli. Ricchi di proteine, vitamine e fibre, vengono consumati in Europa sin dal periodo Paleolitico. Per gli Antichi Romani erano parte del rancio per i soldati. Ora sono essenziali per un buon pesto alla genovese, ma li troviamo anche in ricette dolci. Le nostre preferite sono il castagnaccio e la torta della nonna.
Caratteristiche che lo rendono unico
di CO2 catturata in un anno
altezza raggiungibile
aspettativa di vita massima