A San Valentino regala un albero
Siamo sempre stati abituati a percepire gli alberi come organismi solitari, indipendenti e in qualche modo “indifferenti” gli uni rispetto agli altri: ma gli alberi non sono esseri viventi elementari, anzi, sono forse gli organismi più complessi del nostro pianeta. Come insegna lo studioso di neurobiologia vegetale Stefano Mancuso, “gli alberi sono creature intelligenti, capaci di comunicare tra loro per scambiarsi risorse e informazioni anche a grandi distanze, proprio come noi umani, se non meglio.
Lo fanno attraverso una sterminata rete di connessioni”: una ricerca svolta da un gruppo di esperti scienziati ha restituito, per la prima volta, la mappatura di queste intricate “sinapsi arboree” ed evidenziato come le peculiarità di funghi e microrganismi in simbiosi con le radici degli alberi determinano la capacità di quegli alberi stessi di accedere ai nutrienti limitati presenti nell’atmosfera o nel suolo, di sequestrare CO2 e di resistere agli effetti dell’emergenza climatica.
Dunque gli alberi comunicano, sono solidali fra loro, competono, formano gerarchie in cui ci sono i dominanti e i gregari: gli alberi sono come i cittadini della foresta, una vera e propria società auto-organizzata ed in connessione ed equilibrio con gli ecosistemi, con il tutto e anche con noi umani, anche se forse ce lo dimentichiamo troppo spesso. Quest’anno abbiamo voluto immaginare che anche gli alberi delle nostre amate foreste possano innamorarsi e cercare l’anima gemella, proprio come noi. Abbiamo immaginato che all’interno di quell’intricato dedalo di sinapsi arboree sotterranee gli alberi si scambino messaggini, si chiamino al cellulare, utilizzino l’app “Treender” per trovare l’anima gemella.