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Spighe Verdi 2020: le “bandiere blu” dell’agricoltura e della sostenibilità.

La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU. Esiste un altro premio, chiamato Spighe Verdi, per tutti quei comuni che si impegnano a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.

Spighe Verdi è il programma per lo sviluppo rurale sostenibile e si rivolge ai Comuni che intendono valorizzare e investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le buone pratiche ambientali. Nel rapporto che si crea tra Comune, agricoltori e comunità locale sta il successo di Spighe Verdi, un programma flessibile e adattabile per promuovere buone pratiche ambientali in diversi contesti territoriali.

Quali sono i Comuni italiani maggiormente impegnati nello sviluppo rurale e sostenibile? Dove si trovano quelli a maggiore vocazione agricola dove più ci si dedica alle colture tipiche, all’entroterra e alla tutela del suolo e del paesaggio?

A dirlo è anche per il 2020 la Fee, la sezione italiana della danese Foundation for Environmental Education, che per la quarta edizione di Spighe Verdi stila una lista di ben 46 Comuni (4 in più rispetto all’anno scorso) che hanno scelto di seguire strategie virtuose di gestione del territorio che giovano a loro volta all’ambiente e alla qualità della vita delle comunità.

Il Comune – si legge sul sito ufficiale – per ottenere la certificazione e il marchio Spiga Verde, deve autocandidarsi seguendo un protocollo in cui è prevista la rispondenza a criteri contenuti in diverse aree tematiche (acqua, energia, agricoltura, rifiuti, assetto urbanistico, tutela del paesaggio, ecc.). La candidatura è volontaria e gratuita e viene valutata da una Commissione di Valutazione nazionale che riunisce esperti provenienti da diversi enti pubblici e privati”.

Gli indicatori utilizzati per la valutazione delle Spighe Verdi sono ben 67, divisi in 16 macro-aree. Ecco i 46 Comuni premiati (in 13 regioni)

  • Marche: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana
  • Toscana: Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona
  • Campania: Agropoli, Ascea, Massa Lubrense, Positano, Pisciotta
  • Lazio: Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Roccagorga
  • Piemonte: Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo, Canelli e Volpedo
  • Puglia: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno e Ostuni
  • Abruzzo: Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto
  • Calabria: Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce
  • Veneto: Caorle, Montagnana, Porto Tolle
  • Umbria: Montefalco, Todi
  • Liguria: Lavagna
  • Lombardia: Sant’Alessio con Vialone
  • Sicilia: Ragusa

In un’estate in cui ci sentiamo tutti un po’ più attenti alla nostra Italia, anche per via dell’emergenza covid19 non ancora terminata, perché non prediligere una tappa in uno dei Comuni premiato con la Spiga Verde?

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